From An Anthology of Italian Poems 13th-19th Century selected and translated by Lorna de’ Lucchi, Alfred A. Knopf, New York; 1922; pp. 134-135, 353.
[For purists, the Italian text of the poems follows the English translation.]
LUIGI ALAMANNI, born in Florence; conspired against Giulio de’ Medici, afterwards Pope Clement VII., and fled to France, where he enjoyed the favour of Francis I. and later of Henry II. He spent most of his life in France, and died at Amboise. He wrote La Coltivazione dei Campi, Girone il Cortese, L’ Avarchide, and shorter verse. His lyrical poems are refined and dignified.
POEMS
[135]IO pur, la Dio mercè rivolgo il passo
dopo il sest’ anno a rivederti almeno,
superba Italia; poi che starti in seno
dal barbarico stuol m’ è tolto, ahi lasso!
e con gli occhi dolenti e ’l viso basso
sospiro, e ’nchino il mio natìo terreno,
di dolor, di timor, di rabbia pieno,
di speranza e di gioia ignudo e casso.
Poi ritorno a calcar l’ Alpi nevose,
e ’l buon gallo sentier, ch’ io trovo amico
più de’ figli d’ altrui, che tu de’ tuoi.
Ivi al soggiorno solitario aprico
mi starò sempre in quelle valli ombrose,
poi che ’l ciel lo consente, e tu lo vuoi.